AIDA e SEO: sai che puoi utilizzare questa formula anche per i tuoi testi SEO friendly?
Cammina con me tra le righe di questo articolo: ti spiego tutto …😉
Una veloce definizione.
La formula AIDA è un modello di copywriting che si basa su quattro fasi: Attenzione, Interesse, Desiderio e Azione.
È perfetto per diverse tipologie di testo (tra cui anche i testi scritti in ottica SEO) che abbiano come obiettivo quello di far compiere al tuo lettore un’azione, come l’iscrizione al tuo canale, la richiesta di un preventivo o informazioni, l’acquisto di un prodotto e così via.
In cosa consiste la formula?
Se quando hai letto AIDA hai immediatamente pensato alla marcia trionfale in quattro atti di Giuseppe Verdi non sei totalmente fuori strada.
Certo, non stai leggendo un articolo che parla di musica, ma in qualche modo quello che sto per presentarti è un modello composto di quattro passi che ti guiderà verso il miglioramento dell’efficacia dei testi per il tuo business.
ATTO I: NASCE LA FORMULA AIDA
La formula AIDA nasce nel 1898 per iniziativa del pubblicitario americano Elias St. Elmo Lewis, al fine di individuare le linee guida che descrivessero le fasi attraverso le quali la persona passa da potenziale acquirente a consumatore.
Nel corso del tempo il modello AIDA ha subìto critiche, modifiche ed integrazioni, dimostrando la capacità di sapersi adattare ad uno scenario socio-economico profondamente diverso da quello in cui è nato.
Nonostante il web e i social abbiano stravolto le regole del mercato e della comunicazione, ad oggi la formula AIDA rimane per molti Copywriter un modello di riferimento tuttora valido, fondamentale anche per la scrittura dei contenuti online.
Ma cosa la rende così efficace?
ATTO II: LE QUATTRO NOTE DELL’AIDA
Abbiamo detto che “AIDA” è un acronimo composto dalle parole Attenzione, Interesse, Desiderio, Azione.
Attraverso questi quattro passaggi, la formula descrive gli step fondamentali di un crescendo emotivo. Si parte con il catturare l’attenzione del lettore, poi lo si coinvolge, stimolando interesse e instaurando fiducia, fino a condurlo all’azione finale, ossia l’acquisto.
Se ci pensi, si sposa benissimo con lo scopo della maggior parte dei testi che puoi scrivere per la tua attività… 😉
Diamo un’occhiata più da vicino alle note della formula.
Attenzione
È il primo ingrediente fondamentale di un qualsiasi messaggio: se non attrae non funziona.
Siamo bombardati ogni giorno di comunicazioni pubblicitarie. Per risultare efficace il tuo messaggio deve innanzitutto saper individuare un target di riferimento e poi essere in grado di attrarre come un magnete il lettore.
Per catturare l’attenzione si possono usare diverse leve, tra cui: il desiderio, la soluzione ad un problema, la paura, la curiosità, l’eccitazione etc…
Solitamente l’attenzione si ottiene tramite le prime righe del tuo contenuto e nel titolo: puoi approfondire qui.
Una volta ottenuta l’attenzione, però, serve alimentare
L’Interesse
Fornisci al tuo lettore un valido motivo che generi in lui curiosità, che lo induca a continuare la lettura del tuo testo e a soffermarsi nel valutare l’opzione che gli stai proponendo come possibile soluzione.
Offri soluzioni o consigli utili, fornisci dati, spiega in modo chiaro ed efficace le tue argomentazioni e scalda il motore fino a stimolare il
Desiderio
Il desiderio scatta quando il consumatore si identifica con il messaggio pubblicitario proposto, sa di trovarsi in una data situazione e intende risolverla.
In questa fase si punta molto alla sfera emotiva. Quindi vengono illustrati i benefici del prodotto o servizio che presenti e che potrà essergli utile.
E se avrai fatto un ottimo lavoro e il consumatore avrà immaginato vividamente il miglioramento che il tuo prodotto o il tuo servizio apporta alla sua vita o a una condizione specifica, significa che presto passerà all’
Azione
Ogni comunicazione pubblicitaria termina con l’invito ad effettuare un’azione, tendenzialmente di natura economica ma non solo. È proprio questo è il momento in cui il consumatore fa un passaggio dal piano dell’immaginazione a quello pratico: usufruirà del servizio o comprerà il prodotto, scaricherà il tuo e-book e così via.
Fino a qui tutto chiaro?
Ottimo.
Proseguiamo…
ATTO III: COME RISUONA LA FORMULA AIDA NEL COPYWRITING
Per riuscire a scrivere un copy efficace dobbiamo avere ben chiaro:
– A chi ci stiamo rivolgendo
– Cosa pensa chi lo leggerà
– Quali sono i suoi bisogni da soddisfare
Ora siamo pronti e possiamo partire e mettere in pratica le regole della formula.
1.Attenzione
Se come abbiamo detto l’obiettivo è quello di attrarre il potenziale consumatore, dovremo tenere conto di alcuni meccanismi psicologici umani innati.
Ad esempio, è risaputo che l’impatto maggiore di un messaggio passa inizialmente per la primissima informazione che l’essere umano legge e decodifica.
Ecco, perché essere capace di scrivere titoli accattivanti e in grado di generare curiosità è fondamentale per il tuo copy.
Solo così il lettore, animato da una sana dose di curiosità leggerà il contenuto del testo vero e proprio.
Questo passaggio avviene in quanto il cervello umano ha la tendenza a ricercare nuove informazioni per colmare quelle parziali, e ciò aumenta il livello di interesse.
Interesse
È la fase in cui ci si chiede: come fare per coinvolgere l’utente e indurlo a proseguire nella lettura?
Semplice, occorre fornirgli un buon motivo.
Gli abbiamo proposto uno scenario e ora dobbiamo innescare il processo di immedesimazione.
Ci viene così in aiuto lo storytelling, un potente alleato che aiuta a costruire un messaggio in grado di far riconoscere la persona nella questione che stai ponendo.
Viviamo di storie, quindi perché non inserire esempi di esperienze personali che agevolino questo processo?
In questa fase del copy faremo leva su:
– caratteristiche del prodotto/servizio
– benefici che apporterà alla situazione in cui il lettore si identifica
Non dimenticarti che rivolgerti al lettore con tono colloquiale ma deciso e formulare alcune domande può servire per mantenere vivo l’interesse e risollevare la sua soglia di attenzione.
3.Desiderio
A questo punto il lettore è ben informato circa quello che è il suo bisogno, dispone delle informazioni necessarie ed è interessato.
È arrivato il momento di mostrare gli ulteriori punti forti del tuo brand rispetto ai competitor.
Facendo leva sul lato emotivo mostreremo al lettore il modo in cui la tua offerta può migliorare la sua vita, focalizzandoci sui benefit a lui più adatti.
4.Azione.
Siamo allo step finale.
Così, a questo punto il messaggio deve essere chiaro e invitare ad un’azione ben precisa, trasmettendo il senso di urgenza: la Call to Action deve spiegare al lettore cosa fare e come farlo e lui tradurrà in azione tutto quello che fino a poco prima rimaneva nella sua sfera emotiva.
AIDA E SEO: COME USARE QUESTA FORMULA INSIEME ALLA TECNICA SEO?
Bene: puoi adottare questa formula anche al SEO copywriting, se il testo che stai per scrivere è finalizzato al far compiere una specifica azione al tuo lettore.
Se ci pensi bene, in svariati settori, la maggior parte dei testi scritti per lettori e per potenziali clienti, ha come scopo quello di condurli verso una determinata azione. E questo vale anche per i testi SEO: si può scrivere un articolo di blog attorno ad un topic specifico e avere un duplice scopo. Ossia, quello di informare su un determinato argomento e quello di indurre l’utente (per esempio) a scaricare la brochure. E ancora: entrare in contatto con l’azienda per ricevere informazioni, richiedere un preventivo o finalizzare un acquisto, iscriversi alla newsletter etc…
Per applicare la formula AIDA ai tuoi testi SEO, puoi partire così:
- L’analisi della tua strategia SEO. Quindi, definisci il topic su cui far ruotare il tuo contenuto, definisci le keyword su cui incentrare il testo.
- Crea uno schema di come vuoi affrontare l’argomento e prova a ipotizzare dei paragrafi.
- Adesso che sai di cosa vuoi parlare cerca di applicare anche la formula AIDA:
- parti dal titolo
- continua alimentando l’interesse del tuo lettore
- accendi il desiderio: rendi l’argomento di cui stai parlando appetibile, desiderabile.
- Induci il lettore a voler sapere sempre di più. Quali sono i benefici che otterrà scoprendo di più su quel servizio, prodotto o argomento?
- Crea una call to action finale chiara.
Adesso rileggi tutto il testo e controlla che sia scritto in chiave SEO.
Se vuoi ripassare qualche regola clicca qui.
ATTO IV: GRAN FINALE
Ora che conosci le note dell’AIDA che ne dici di provare a creare una vera e propria sinfonia unendola alle regole base della scrittura SEO?
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